lunedì 20 febbraio 2017

Segnalare una strada pericolosa è semplice se sai come farlo.

Capita a tutti - e forse a qualcuno capita pure ogni giorno - di percorrere una strada o un incrocio pericoloso e ogni volta che accade il pensiero va all'inerzia, alla non curanza e alla cattiva gestione della strada da parte dell'ente proprietario.  
Oltre alla ragionevole indignazione, l'ordinamento giuridico offre uno strumento che consente una partecipazione attiva del cittadino di fronte a situazioni come questa.
Non uno strumento risolutivo certo, ma sicuramente più efficace del mero lamentarsi.
Capita spesso che di fronte a strade particolarmente pericolose, i cittadini più solerti si rivolgano ai giornali che, intercedendo con il loro potere mediatico presso gli enti interessati, talvolta riescano ad ottenere rapidi e soddisfacenti risultati.
Ma senza dover ricorrere all'intervento di telecamere e pubblicità, il legislatore ha previsto in favore del cittadino uno strumento molto efficace ma forse spesso sottovalutato: la legge n. 241 del 1990.
Obiettivo della legge - giunta in Italia in ritardo rispetto agli ordinamenti di altri Paesi come quello americano, tedesco o comunitario - è stato, tra gli altri, quello di dotare il cittadino di efficaci mezzi di tutela preventiva dei propri diritti soggettivi ed interessi legittimi, garantendolo mediante la previsione della possibilità formale di introdurre nel procedimento la conoscenza dei propri interessi.
La legge in parola permette al cittadino, infatti, di accedere ad un procedimento amministrativo per ottenere informazioni. O ancora ai sensi dell'art. 2 comma 9 ter L. 241/90, nel caso in cui il procedimento duri più del tempo previsto,  gli consente di chiedere l'attivazione di un potere sostitutivo e dunque la tempestiva conclusione del procedimento.
Al seguente sito istituzionale è possibile trovare ulteriori informazioni sulle finalità e utilità della legge in questione: http://qualitapa.gov.it/relazioni-con-i-cittadini/comunicare-e-informare/comunicazione-esterna/accesso-agli-atti-legge-24190/.  
Se, invece, un procedimento amministrativo non c'è ancora, è possibile sollecitarne il sorgere tramite una richiesta di intervento in cui si segnala il problema che, direttamente o indirettamente, ci riguarda in quanto - come nel caso di specie- utenti della strada.  
In pratica il cittadino inoltrando una richiesta scritta al proprietario della strada pubblica (Comune Provincia ...) dà avvio ad un procedimento amministrativo (se non già esistente), ottenendo altresì il diritto ad essere informato circa il suo esito.  
L’Ente proprietario ha 30 giorni di tempo per riscontrare l'istanza dell'utente con indicazione dei criteri e delle modalità con cui ha intenzione di procedere.  
Le Pubbliche Amministrazioni sono tenute a determinare il responsabile dell’istruttoria e di ogni altra fase procedimentale, nonchè l’ufficio competente ad emettere la disposizione finale. In particolar modo, l’ufficio ed il nome del responsabile del procedimento devono essere comunicati al cittadino interessato.
Tra i compiti del responsabile del procedimento ci sono:
 - valutare le condizioni di ammissibilita’ della richiesta, la legittimazione dei soggetti interessati ed i presupposti che dovranno determinare l’emanazione del provvedimento;
 - accertare d’ufficio i fatti, richiedendo anche perizie, ispezioni e dichiarazioni a soggetti ed Enti coinvolti;
 - curare le comunicazioni, pubblicazioni e modifiche previste in merito al fatto in questione;
 - emettere l’atto finale.
Il responsabile del procedimento, in caso di omissioni e ritardi non giustificati potrebbe anche rispondere penalmente della propria condotta e, dunque, è solito attivarsi - almeno per quanto di sua competenza - innescando un meccanismo (virtuoso) in base al quale la responsabilità passa da funzionario a funzionario finchè il rischio non viene annullato dalla soluzione al problema manifestato dal cittadino.
E' vero che le strade di molte città sono in condizioni disastrose, ma ciascuno - nel proprio piccolo - può attivarsi a sollecitare la sistemazione almeno di quelle che percorre costantemente e per farlo basta una semplice lettera raccomandata o in alternativa un messaggio di posta elettronico certificata.
Per info o indicazioni sul modello di segnalazione scrivi a: info@samperisizarrelli-legal.eu.

Nessun commento:

Posta un commento