domenica 26 febbraio 2017

Allarme meningite e vaccini: solo una manovra per vendere più medicinali?


Come noto, alcune settimane fa è scoppiato nel nostro Paese un vero e proprio "allarme meningite" ed il panico ingeneratosi ha portato ad una irrefrenabile corsa al vaccino, che ha inevitabilmente "rimpinguato" le casse delle aziende farmaceutiche.

L’enorme clamore suscitato dai tragici casi di meningite censiti in Italia, ha "insospettito" molte associazioni di consumatori.
In particolare, il Codacons lo scorso mese (gennaio 2017) ha presentato a diverse procure una denuncia al fine di "vederci chiaro" sulla vicenda.

Nella sua denuncia il Codacons sostiene che «pur essendo i numeri sull'incidenza della malattia pienamente nella norma, si è scatenata una corsa ai vaccini che determina non solo spese a carico dei cittadini per decine di milioni di euro, ma anche palesi discriminazioni tra utenti a seconda della zona di residenza».
«A seguito del clamore suscitato dai casi censiti in varie regioni italiane» spiega il Codacons «la corsa spesso ingiustificata al vaccino anti-meningite ha fatto più che raddoppiare il numero delle dosi fornite alle Asl sul territorio nazionale facendo registrare un +130% nello scorso mese di dicembre almeno da quanto sembrerebbe riportato da tutti i media, stampa e siti web».

Da qui la richiesta di indagare sui reati di procurato allarme e abuso di atti d'ufficio nei confronti di soggetti pubblici e privati ivi compreso il Ministero della Salute e l'Istituto Superiore di Sanità.

Detta richiesta è stata "accolta" dalla Procura della Repubblica di Catania, ove le indagini sono attualmente in corso.

Ciò che – in particolare – si vuole acclarare è se i comportamenti di soggetti pubblici e privati e le loro dichiarazioni apparse sui mass media abbiano contribuito a scatenare il panico nella popolazione e se tali proclami possano aver celato possibili interessi speculativi volti a favorire le aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini, risultando gli stessi idonei a produrre un inutile allarmismo ingenerando una distorta convinzione nella collettività.

Ora, senza voler entrare nel merito della questione e senza voler esprimere giudizi sulla fondatezza o meno della stessa, è doveroso sottolineare che la "paura di ammalarsi" è una paura atavica ed in quanto tale connaturata in ogni essere umano, di talché l’allarmismo – in casi come questi – è quasi per definizione inevitabile.


"Ai posteri – dunque – l’ardua sentenza" …

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