In
caso di infrazioni multiple si può presentare un unico ricorso al Giudice di
Pace per contestarle tutte, anche se queste sono relative a luoghi diversi
Immaginiamo
un soggetto che riceva – una dietro l’altra – una lunga serie di multe.
Per
prima cosa il malcapitato sarà assalito dallo sconforto. Superata detta fase,
l’automobilista si inizierà a porre delle domande e tenterà di ricostruire
dove, come e quando abbia infranto il Codice
della Strada. Si renderà, ad esempio, conto di aver attraversato
innumerevoli volte – senza avvedersene - un varco Ztl con la propria auto ed allo sconforto si unirà la
consapevolezza che, forse, le sorprese non sono finite ed altre multe
potrebbero giungere al proprio indirizzo. Ed infatti, nel giro di pochi giorni,
il soggetto viene praticamente "inondato" da innumerevoli multe
afferenti, tutte, allo stesso periodo ed alla medesima (o diverse) infrazioni.
Per
chiunque si trovi in una situazione del genere il bivio amletico è: pagare o
non pagare? In tali casi, infatti, ci si chiede sempre se convenga (anche e
soprattutto economicamente) pagare le multe o fare ricorso.
L’automobilista
che ritiene le contravvenzioni ingiuste, illegittime o viziate, nella maggior
parte dei casi, deciderà di presentare ricorso
al Giudice di Pace, e ciò soprattutto se – come nel caso sopra descritto –
le multe sono seriali.
A
questo punto, la domanda che si potrebbe porre è la seguente.
Quanto costa fare ricorso al Giudice
di Pace?
Ebbene,
solo per quanto concerne le tasse, rivolgersi
al Giudice di Pace costa 43
euro di contributo unificato più - per
le multe superiori a 1.100 euro - una marca
da bollo di 27 euro. A ciò, poi, andrà ad aggiungersi l’eventuale compenso dell’avvocato (in ogni caso, è
bene ricordare che si tratta di procedimenti che possono essere effettuati
anche dal cittadino personalmente, senza bisogno dell’assistenza del legale).
A
conti fatti, quindi, se la multa non supera i 50 euro, potrebbe essere più
conveniente pagare piuttosto che fare ricorso.
Il
discorso, ovviamente, cambia nel caso in cui si vogliano impugnare molteplici contravvenzioni relative allo
stesso periodo (al riguardo, infatti, è bene ricordare che il termine per
presentare ricorso al Giudice di Pace è di 30 giorni dalla data di notifica
del/i verbale/i) e tali, dunque, da comportare un esborso non indifferente per
l’automobilista.
In
tali casi, la domanda che più spesso ci si pone è quella che segue.
Posso presentare un unico ricorso
oppure è necessario presentare un ricorso per ogni singola multa?
I
risvolti economici della questione non sono di poca rilevanza. Ed infatti, un
conto è dover pagare solo una volta il contributo unificato e l’eventuale marca
da bollo, tutt’atra cosa è, invece, dover moltiplicare detti importi per ogni
singolo verbale.
Ebbene,
fino a qualche tempo fa la risposta al quesito che ci siamo posti non era
scontata. Ed infatti si riteneva che, per regola generale, ogni multa dovesse
essere impugnata con un apposito ricorso e che, di conseguenza, potesse
rivelarsi inammissibile un unico ricorso
proposto avverso una pluralità di verbali emessi.
Facile
intuire le conseguenze pratiche di detto orientamento, tale da rappresentare un
forte deterrente alla proposizione di ricorsi anche avverso le c.d. multe seriali ed ingenerare molti dubbi
in materia.
Dubbi
che, per fortuna, sono stati chiariti una volta per tutte dalla Corte di
Cassazione. Con un’apposita ordinanza [1]
in materia di sanzioni amministrative seriali, infatti, la Corte di Cassazione
ha stabilito che è legittimo un unico
ricorso al Giudice di Pace per infrazioni multiple al codice della strada.
Non
solo: ciò vale anche se le infrazioni sono state commesse in luoghi diversi e che quindi sarebbero
di competenza di diversi Giudici di Pace.
Nel
caso esaminato dalla Corte un automobilista aveva impugnato la sentenza del Giudice di Pace di Pistoia che dichiarava
inammissibile il suo (unico) ricorso in opposizione avverso plurimi verbali per
eccesso di velocità emessi della Polizia Stradale e relativi a violazioni commesse durante il percorso
autostradale Milano - Roma e Bologna Bari Taranto.
L’uomo
quindi, anziché adire con più ricorsi diversi Giudici di Pace, aveva presentato
un unico ricorso avverso nove infrazioni (presumibilmente) commesse in luoghi
diversi.
Il
ricorso, inizialmente ritenuto inammissibile dinanzi al Giudice di Pace, è stato invece accolto dalla Corte di
Cassazione a detta della quale è del
tutto legittimo contestare con un unico ricorso più multe seriali ovvero più multe elevate a
breve distanza di tempo per lo stesso motivo o comunque legate in generale alla
stessa fattispecie di infrazione.
[1]
C. Cass., ordinanza n. 23881 del 15.11.2011
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